EP d'esordio di quattro pezzi per gli Artemista, funk rock band di Novara, scaricabili gratuitamente dal loro Promo Digitale cliccando qui.
Basta un primo ascolto per risolvere il problema "influenze & paragoni": Faith no more e derivati più o meno recenti (leggi Incubus di "Make yourself"?!) sono impressi nel dna dei nostri, e certo non è una sensazione nè passeggera nè lieve, visto che l'evidenza cresce di traccia in traccia fino alla conclusiva "Nufank", che non sfiora il plagio ma quasi, e non solo per le movenze della voce più che pattoniana. Gli altri tre sono buoni pezzi in cui spicca più la melodia che la potenza, non eccezionali ma nemmeno il contrario: il problema è che scarseggia l'originalità, causa strutture e arrangiamenti che non tentano minimamente di scostarsi dai modelli unversalmente predominanti.
La sensazione continua è di ascoltare del crossover statunitense inseminato artificialmente di rock italiano anni '90: insomma, la qualità c'è, sia a livello strumentale che a livello vocale (non è proprio un insulto sentirsi dire di avere la voce à la Mike Patton!), e l'ascolto può risultare anche piacevole (a parte alcune bizze melodiche come nei cambi improvvisi di voce nell'iniziale "Immagini e parole"...), ma resta il fatto che chiunque ascolti gli Artemista con un minimo di senso critico non possa non trovarvi l'ennesima spaghetti version del colosso di turno d'oltreoceano.
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La recensione Aria EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-09-28 00:00:00
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