"Don’t listen and drive” è un disclaimer, un po’ come "fumare uccide” sui pacchetti di sigarette, perché lasciarsi trascinare dal ritmo mentre si guida rischia di tramutarsi in un headbanging fatale.
“Rock has rolled away from you/Any ideas to get it back soon?/Guitars, drums and rage I guess.” In questa frase del brano “Clean & Overdrive” si riassume l’intero album dei Surikate.
Tanta energia viscerale, rabbia, potenza. Un turbinio graffiante di grunge, punk e metal si scatena in “Don’t listen and drive”. Quello che sembra un disclaimer, un po’ come la scritta “fumare uccide” sui pacchetti di sigarette, potrebbe avere un senso, perché lasciarsi trascinare dal ritmo mentre si guida rischia di tramutarsi in un headbanging fatale.
In “Fast” a venire in mente durante i cori è sicuramente Kurt Cobain, per l’uso della voce che viene direttamente dall’interno, ruvida e senza filtri, quasi viscerale. I ritmi serrati che si creano si rifanno ai loro artisti di riferimento: Pantera, Slipknot, Black Sabbath, ecc. Molto bene anche per gli arrangiamenti in “Crash Test”, dove le chitarre ci portano a spasso, e verso la fine del brano subentra un basso prorompente. Sebbene la pronuncia inglese sia piuttosto macchinosa, nel vortice di suono che si crea passa in secondo piano. Nei momenti in cui tutto rallenta riaffiorano Alice In Chains e Soundgarden. È, però, proprio questa fusione di momenti diversi (pennate di chitarre e poi chitarre sporche) anche all’interno della stessa canzone (Clean & Overdrive, Crash Test) a creare (più) confusione.
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La recensione Don't listen and drive! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-04 10:01:51
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