Un disco adatto a chi ama il cantautorato à la Mannarino
I molisani La Suonata Balorda ritornano sulla scena musicale con la loro seconda fatica discografica, "Alla buon'ora". Il disco, composto da nove brani inediti e una cover di "Maracaibo" di Luisa Colombo, si presenta come un viaggio notturno nella solitudine e nelle incertezze che costellano la vita di ogni essere umano. Incertezze che riguardano l'amore e la sua durata indefinita e indefinibile ("Che fine hanno fatto le rose"), così come la durata della vita stessa ("Onoranze funebri beviamoci su"). I diversi brani che compongono il disco richiamano il cantautorato di Vinicio Capossela e Mannarino, presentandosi all'ascoltatore in tutta la loro potenza descrittiva. Sembra infatti di riuscire a vedere distintamente le situazioni e gli ambienti descritti dalla voce di Antonio Mastrogiorgio. Oltre alla sopracitata capacità descrittiva della band, il punto di forza di "Alla buon'ora" risiede nel dato musicale, mai scontato o banale. I componenti della band, inoltre, dimostrano sin dalla prima traccia le loro notevoli capacità esecutive. Tuttavia, occorre dirlo, a risaltare sugli altri strumenti sono senza ombra di dubbio le tastiere, affidate alle mani di Pierangelo Di Grappa, che ci regalano alcuni dei momenti più interessanti del disco ("Il mondo finisce ogni dì"; "Onoranze funebri beviamoci su"). Non resta che aspettare la prossima mossa de La Suonata Balorda.
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La recensione Alla buon'ora di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-06-24 21:22:37
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