"Hinterland Blues" dei CABOOSE è il disco giusto per attraversare le nostre strade per le vacanze
Prendete l'inizio di "Suicide Song", la terza traccia di "Hinterland Blues" dei CABOOSE. Ecco, ora immaginatevi a bordo della vostra vespetta, apecar, macchina o bici preferita mentre, magari prendendo la strada, un poco polverosa, che conoscete solo voi, state per raggiungere il lido del cuore per le vacanze. Esatto, avete capito: questo disco, questo ottimo disco della band campana, è la colonna sonora ideale per il luogo delle vostre vacanze. E dire che i CABOOSE sanno donare all'ascoltatore multipli aspetti di questa vacanza nel "delta del blues", come ad esempio nel suadente "Landslide", il quarto pezzo, una traccia sostenuta da una meravigliosa voce e da una chitarra che "graffia" l'aria come se fossimo ancora nel 1969. Quindi un po' di effetto vintage o, semplicemente, nostalgia, tanto groove e tanto fuzz, con armonica, basso e batteria che lavorano assieme per donare all'ascoltatore un'esperienza completa. I CABOOSE insomma mescolano le carte pur rimanendo sempre abbastanza tradizionali, come del resto solo i bluesmen, quelli veri però, sanno fare, visto che, proprio come dicono gli stessi Luis DeCicco e Carlo Corso: "i CABOOSE è il figlio bastardo di due culture nate nel silenzio della campagna, alla ricerca delle proprie radici e orgoglioso dei suoi frutti". Frutti dolci e succosi al gusto di blues che tra poco anche voi gusterete "in riva al bayou vostre vacanze".
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La recensione Hinterland Blues di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-19 08:28:24
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