Cinque pezzi che rappresentano cinque dimensioni diverse. Questo è "Duemila905", il variegato ep dei torinesi Fratellislip
Cinque pezzi che rappresentano cinque dimensioni diverse. Si presenta così il variegato ep d’esordio dei torinesi Fratellislip, intitolato “Duemila905” e uscito per la Pan Music Production.
L’intento della band con questo lavoro è sicuramente quello di presentarsi mettendo in posa i propri cinque profili più fotogenici. Le diverse costruzioni sonore infatti riescono a risultare tutte ben delineate pur spiazzando (o forse proprio per spiazzare) l’ascoltatore, che non sa mai cosa gli può riservare il brano successivo.
Con naturalezza perciò in “Duemila905” si spazia dalla danzereccia “Katie”, brano d’apertura che ricorda l’indie rock britannico di inizio millennio (nelle sue declinazioni che dai Franz Ferdinand portano agli Hard-Fi) e si passa poi ad un brit rock più classico e “d’annata” con “I’m so mind”, una ballad in stile Oasis. Da qui si arriva al pop rock di “Chains”, che guarda oltreoceano, e si arriva alla title-track di ispirazione quasi stoner. Dulcis in fundo, l’ep si chiude con “Belgrado”, unico pezzo in italiano, di stampo cantautorale e ispirato ai cantautori italiani degli anni ‘70.
Certamente è molta carne al fuoco per soli cinque brani e il rischio impavidamente corso dai Fratellislip è quello di far sembrare il loro dischetto un gran calderone e la loro musica fatta di travestimenti passeggeri, come se le loro canzoni fossero ad un ballo in maschera, ciascuna con indosso un’identità diversa dalla propria. Certo è che la band è riuscita ad essere credibile in tutte le vesti offrendo un ampio ventaglio delle sue possibilità.
Il passo successivo dovrebbe essere quello di comprendere la vera identità dei Fratellislip e, pur senza appiattire la loro vena creativa e la voglia di spaziare, svilupparne tutte le potenzialità.
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La recensione Duemila905 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-05 20:41:18
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