Patchanka tropicale, samba, saudade, canti di protesta e carnevale per lo split punk brasileiro di Caveiras e Arabia Saudade
Che grande cosa gli split, un modo genuino e spontaneo, dal sapore DIY, di tracciare rotte di convergenza fra band distinte ma con una simpatia dello spirito, senza per forza addossarsi l'obbligo di scrivere e suonare musica insieme. Quale occasione più naturale per uno split, quindi, che quella di due band che dopo qualche anno scoprono di non essere le uniche ad aver scelto di percorrere un sentiero peculiare, quello di un punk che guarda al Brasile e alla sua musicalità con tutta la visceralità dei ritmi tropicali e la saudade di chi è lontano dall’oggetto perduto (o mai vissuto) del desiderio. Premesse curiosamente simili, ma resa eterogenea: i Caveiras accolgono l’anima più percussiva e tribale della musica afrotropicale, quella del samba e della batucadas; il mantra pulsante di tamburi e claves è il tappeto sonoro di qualcosa a metà fra un rito candomblé, il carnevale e un corteo di piazza (c’è poi differenza?), dove cori si alternano a sirene e frasi vibranti che sembrano uscire da un megafono. Del resto, a dare nome a due dei tre brani di ‘De Volta à Liberdade’ sono due canzoni di Caetano Veloso e Gilberto Gil, cantori del tropicalismo brasiliano e della sua anima più revolucionária e anticonformista (e musicalmente visionaria). Meno viscerali e più scanzonati, a partire dal gioco di parole con cui si sono battezzati, gli Arabia Saudade; la loro musica, come la presentano efficacemente da soli, ha “l’attitudine ritmica dei Minutemen” e si nutre di idealizzazioni e “appropriazioni culturali random”.Ovviamente ‘appropriazione culturale’ non è davvero il termine adatto, ma nella cornice autoironica con cui il gruppo si presenta sta a significare che il loro Brasile è quello visto con gli occhi di uno straniero e la voglia di scatenarsi, finché dura, nel carnevale. La loro via al punk brasileiro è energica e fracassone, ricorda a tratti la prima patchanka dei Mano Negra con una forte dose di tropicalismo in più. Due band, due anime diverse per uno interessante split con due facce, ma lo stesso cuore ancorato al Tropico del Capricorno.
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La recensione De Volta à Liberdade / Le Petit Senegallia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-28 18:39:00
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