Psichedelia noise alla massima potenza: ecco i Bud Spencer Drunk Explosion
Finalmente non dobbiamo più avere paura di nasconderci: con la quarta traccia di questo disco i Bud Spencer Drunk Explosion escono e "ci fanno uscire" tutti quanti allo scoperto. Già perché la band toscana, con il suo mix, praticamente unico nel suo genere, di noise applicato alla psichedelia, fa tornare ai bei tempi in cui "più pestavi sui tuoi strumenti più eri figo" ma con una, per altro importantissima, novità (almeno per quel periodo più o meno "dorato"). Infatti i Bud Spencer Drunk Explosion sanno suonare i loro strumenti e, grazie a questa capacità tecnica, non "stonano" mai quando alzano i giri al massimo della loro musica. Ecco perché questo disco, almeno agli occhi e soprattutto alle orecchie di chi ama stare sottopalco per lasciarsi abbracciare dalle vibrazioni delle casse, è tanto piacevole e godibile. Perché ci fa, finalmente, "sentire di nuovo a casa". Basta soavi arrangiamenti, sonorità in punta di fioretto o, peggio, armonie suadenti e delicate: qui si usano i muscoli, corroborati ovviamente dalla sapienza degli strumenti certo, ma è tutta (o buona parte almeno) una questione di energia, grinta e pacca in fin dei conti. D'altro canto la stessa band fiorentina, nella loro biografia, scrive per auto-descriversi: i Bud Spencer Drunk Explosion "rappresentano la declinazione più brutale e selvaggia della commistione fra ritmo e rumore". Ecco noi cosa vi avevamo detto?
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La recensione Bud Spencer Drunk Explosion di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-06 08:11:18
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