“One Way Ticket” è il quinto lavoro dei Mutonia, che con questo ep cominciano a sviluppare in maniera più personale i propri punti di riferimento
Non è freschissimo questo “One Way Ticket”, quinto lavoro dei Mutonia, registrato nel 2016, ma la band ne sta ancora curando la promozione con numerosi live e quindi ne parliamo più che volentieri.
I 5 brani che compongono questo ep prendono le mosse dal discorso già intrapreso con l’album “Wrath of the desert” del 2015 – un discorso articolato in frasi stoner enunciate con sintassi grunge – e ne cominciano a perfezionare i contenuti attraverso un sound più definito e che amalgama meglio le varie influenze.
L’ombra dei vari Kyuss e Queens Of The Stone Age (che nei vecchi lavori non era solo ombra ma corpulenta carne famelica che si aggirava solidamente tra le composizioni) resta a farsi sentire senza esagerare con le citazioni, le quali invece si arricchiscono di nuovi spunti che puntando agli Alice In Chains arrivano a sfiorare anche i Nirvana di “Bleach” o addirittura a riesumare i Doors, con uno zombie dalle sembianze di Jim Morrison che si aggira lungo la title-track.
Se con i lavori passati il trio di Ceprano (FR) faceva dei propri “eroi” un punto di riferimento da seguire pedissequamente più che una libera fonte di spunti da rielaborare, con i cinque pezzi di “One Way Ticket” la band comincia a mostrare una personalità più definita e, dal momento che proprio in questi giorni i tre sono in studio per dare un seguito a questo ep, siamo davvero ansiosi di ascoltare dove questo “biglietto di sola andata” li stia portando.
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La recensione One Way Ticket di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-11 12:35:24
COMMENTI (1)
Grazie Doriana!