Un album magistrale e orchestrato alla grandissima
Prendete "Mother", fate play a tutto volume e poi preparetevi ad un viaggio interstellare. Già perché proprio queste sono le coordinate, ovviamente spaziali, entro le quali si muove "Interstella 999" di Santolo Marotta, compositore napoletano che in questo disco riversa tutta la sua, indubbia, capacità di orchestrazione e di arrangiamento dei pezzi. Pezzi come il già citato "Mother" ma si potrebbe menzionare anche "Eclipse" per evidenziare come Marotta segua l'insegnamento di Eumir Deodato, andando a perseguire proprio nelle stelle la "verità finale" sulla musica. E ci riesce, visto che "Interstella 999", nonostante qualche leggerissimo inciampo all'inizio (dettato da una produzione, probabilmente, non di primo livello per un album che invece lo avrebbe meritato) è un lavoro densissimo, che riversa le conoscenze compositive di Santolo Marotta e le unisce ad un amore per il minimalismo contemporanea che a noi è piaciuto un sacco. Nonostante le tracce raggiungano, alle volte, il "minutaggio-monstre" di oltre quindici minuti, come è il caso di "Eclipse", ci sentiamo di consigliare senza se e senza ma "Interstella 999" dato che un viaggio spaziale se non proprio la cosa "più breve" del mondo è, fuor di dubbio, una delle più stimolanti che si potrebbe pensare di fare. E nell'attesa che Elon Musk lo "commercializzi" su larga scala, ci pensa Marotta a portarci in lungo e in largo per il cosmo.
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La recensione Interstella 999 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-17 07:54:00
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