“Evelyn”, primo ep della superband dei Minus Hero, scatena uno tsunami lo-fi che travolge fino alle viscere
Luca dei NOFU (basso e voce), Marco dei Twister (chitarra) e Riccardo dei Bravo (batteria) hanno dato da poco vita ad un nuovo progetto che fonde le influenze delle loro band d’origine (varie sfumature tra punk e hardcore) ma in parte prova anche a distaccarsene attraversando altri generi, dall’alternative rock al garage, dal noise al post-punk. Prendono forma così i Minus Hero, la loro nuova creatura musicale con la quale hanno da poco anche sfornato un primo ep, “Evelyn”, dedicato ad Evelyn McHale, “la suicida più bella della storia” (protagonista tra l’altro dell’inquietante scatto in copertina, opera dello studente di fotografia Robert C. Wiles, che si era trovato a passare proprio sotto l’Empire State Building pochi istanti dopo la fine dell’ultimo volo di Evelyn dall’86° piano).
Quattro soli brani compongono questo dischetto (o meglio, questa audiocassetta!), ma già bastano per far comprendere gli intenti dei Minus Hero, che prendono le mosse soprattutto dai suoni perfettamente sporchi e dalle sonorità autenticamente graffianti degli anni ’90 (decennio che – si è capito da un bel po’ – ormai sta dettando legge e continua a rifiorire con determinazione sia nelle orecchie di chi ha vissuto quei tempi e sia in quelle di chi invece non c’era).
Al di là del cocktail di generi ed influenze che hanno portato ad “Evelyn”, anche la necessità di introspezione evidente nei testi mostra che Luca, Marco e Riccardo non hanno affrontato questo nuovo capitolo con leggerezza ma che piuttosto la nascita dei Minus Hero è stata un’esigenza a cui non hanno potuto (per fortuna) sottrarsi.
Tra Nofx, Sonic Youth e Jawbreaker, “Evelyn” scatena uno tsunami lo-fi che travolge fino alle viscere. Chissà cosa potrà succedere con un album intero…
---
La recensione Evelyn di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-11 15:46:00
COMMENTI (1)
Grazie mille Doriana! colpito e affondato nei nostri cuoricini!