Un esordio dal gusto vintage per i Thousand Years Between e la loro anima rock autentica e carica d’energia
Con un moniker mutuato da un brano dei Led Zeppelin i Thousand Years Between fanno capire chiaramente di partire alla volta di questa loro avventura nel mondo della musica armati di solide chitarre e con un’anima rock ribelle che ne indirizza le fiamme. Questo primo lavoro eponimo conferma infatti le loro intenzioni e presenta sei brani infuocati sulla scia dell’hard rock capellone degli anni ’70 riveduto e corretto talvolta da sferzate heavy metal, altre volte dalla carnalità del blues e altre dai luccichii glam. Nella formula dei Thousand Years Between sembra insomma esserci, oltre a dosi meno abbondanti di quanto ci si possa aspettare della già citata band di Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones e John Bonham, anche un pizzico di polvere scura liofilizzata dai Black Sabbath, un po’ di terra raccolta dalle suole degli Skid Row e glitter argentati sparsi in giro dai più recenti The Darkness, giusto per fare alcuni nomi.
Pur traendo ispirazione da gruppi diversi per suoni, epoche e provenienza, comunque i Thousand Years Between riescono a dare un’ottima coerenza al loro impasto sonoro, che sebbene non originalissimo suona ugualmente autentico e carico d’energia come il buon rock deve essere, facendosi ascoltare piacevolmente su disco senza cercar di nascondere che la loro dimensione naturale deve essere certamente il palco.
Un bell’esordio dal gusto vintage in cui non c’è un brano che spicca sull’altro ma un’unica e risoluta anima rock che ci racconta appassionatamente le sue storie.
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La recensione Thousand Years Between di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-18 18:52:08
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