Un EP con un'anima punk rock e una alternative, qualche ottimo brano e qualche incertezza.
Dalla descrizione allegata a ‘Once I had an heart’ dei Drella, c'era tutto da aspettarsi pop punk in pieno stile Green Day o Blink 182. E invece, con una certa (e inutile negarlo, piacevole) sorpresa le prime due tracce, ’Call the dogs off e ’Ann, I will survive’ , ci catapultano da un'altra parte: sono sempre gli anni '90 che hanno visto la nascosta di un certo tipo suono punk rock poppeggiante (non ancora inflazionato come nel decennio successivo), ma le due robuste mid tempo, con le loro chitarre taglienti e la voce riverberata, un po' lontana nel mezzo delle distorsioni, richiamano l'immagine vivida di gruppi come Jane's Addiction o Helmet e di alcune delle loro produzioni. Nella seconda metà dell'EP arrivano invece prima la ritmica incalzante di ’The Cannibals’ e poi le melodie di ’Angelene’, classico pezzo orecchiabile a base di power chords che in effetti ammicca molto al terzetto di Billie Joe Armstrong,peraltro alla produzione meno strettamente punk, in maniera abbastanza scolastica. Si conclude così questo assaggio dei Drella, appena quattro brani che comunque restituiscono una certa idea di sound, retrò ma non troppo stantìa, declinata anche in due accezioni diverse; è in effetti la metà più punk rock del breve EP, l’ultima, a riservare meno sorprese. Sicuramente una band che deve mettersi alla prova sulla lunga distanza e sulla scelta di quale identità assumere.
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La recensione Once I had a heart di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-09-18 20:02:58
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