Un ep breve ma già bruciante per Vinicio Simonetti, che alimenta con entusiasmo l’attesa dell’album in lavorazione
Un ep tanto fresco e ballabile quanto ruvido e sofferto. “S.N.A.G.G.”, il primo lavoro solista di Vinicio Simonetti, si presenta subito con le sue sonorità coinvolgenti ma mai troppo scanzonate, dichiaratamente pop ma mai troppo scontate, ritmate ma mai troppo frenetiche. La strumentazione acustica contribuisce a rendere ancor più “reale” il mondo di “S.N.A.G.G.”, allontanandolo dalla virtualità di suoni campionati di cui spesso oggi si fa uso e abuso, privilegiando piuttosto i suoni naturali della chitarra acustica, delle percussioni e della voce ruggente.
Simonetti riesce inoltre a mescolare con gusto ritmiche funk e rhythm & blues con un’attitudine decisamente rock e a metterci dentro ingredienti raccolti qua e là nello spazio (dall’Inghilterra al sud America, da Seattle all’Africa nera) e nel tempo (dagli ultimi decenni del secolo scorso fino ai giorni nostri) componendo un dischetto ambizioso ma in grado di mantener fede alle promesse.
Con la sua seicorde l’artista di Ascoli Piceno percorre abilmente sia i territori sommessi degli arpeggi che quelli caldi e passionali dei riff, elargendo spesso plettrate vigorose tramite uno stile graffiante e ritmico, anzi “trascinato e zappato”, per utilizzare due azzeccatissimi aggettivi che Simonetti stesso scrive nella sua presentazione sulla pagina facebook. Il suo cantato invece ha uno stile a metà strada tra Jay Kay (Jamiroquai) e Chad Kroeger (Nickelback), e trova la sua massima realizzazione nei due brani che chiudono questo lavoro, la splendida “Keep breathin” e la caliente “Ten seconds”.
Un ep breve ma già bruciante, che alimenta con entusiasmo l’attesa dell’album in lavorazione.
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La recensione S.N.A.G.G. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-22 19:37:00
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