Un disco per veri cultori e appassionati del folk cantautorale italiano di tradizione
Andrea Franchi viene da Urbino, ma il suo disco d'esordio "Il Navigante" odora di mille luoghi diversi, tra i quali un Mediterraneo inconfondibile per colori, suoni, atmosfere.
Il cantautore marchigiano scrive canzoni ispirate ad una certa musica d'autore, la chitarra si accompagna a strumenti etnici a corda di vario tipo, come per esempio il baglamas, il bansouri e il bouzouki. Già, proprio quel bouzouki in accordatura araba che Mario Pagani suonava divinamente in "Creuza de Ma", capolavoro in dialetto genovese di Fabrizio de Andrè nel lontano 1984.
Andrea Franchi si fa portatore di quella splendida lezione di Faber e lo fa con un disco che è una metafora dell'esistenza umana, un'eterna navigazione che vede alternarsi periodi di calma e periodi di burrasca, con il navigante che tramite la sua esperienza deve imparare a prevedere i segnali del cielo e del vento per evitare di incappare in nuove difficoltà. Nel disco, inoltre, ci sono diverse influenze di musica greca e sprazzi di folk nostrano, ma non mancano parentesi più oscure alla Nick Drake.
I brani validi sono moltissimi, su tutti mi piace citare "La danza dei dannati", un dipinto in chiaroscuro della quotidianità di un suditalia diviso tra criminalità, fame del dio denaro e assenza del vero Dio. Un brano che richiama nelle tematiche un certo De Andrè degli esordi, mentre musicalmente ricorda a tratti il Vinicio Capossela più "tarantolato".
"Il navigante" è un disco per veri cultori del folk cantautorale italiano. Andrea Franchi si lascia scoprire per la prima volta come un ottimo polistrumentista, un eccellente compositore e un autore decisamente interessante per temi e contenuti.
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La recensione IL NAVIGANTE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-28 16:41:21
COMMENTI (3)
Grazie Alberto @albertoarcangeli
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Album bellissimo e consigliatissimo. Complimenti!