La formula di Felicia, molto naif, ci convince e ci rende allegri
"Felì" il disco di Felicia è, se avessimo il cuore di ghiaccio o di pietra fate voi, un disco che si potrebbe derubricare come "buone idee, tanto cuore eppure pochi mezzi". Tuttavia visto che vi trovate su Rockit non troverete il solito sproloquio di tipo tecnico su questo lavoro, ma, giusto per scombinare un po' le carte, partiremo dalla fine, ovvero da "Chella ca vulevo". Questo pezzo è infatti, a nostro giudizio, un gran bel pezzo che funziona e diverte, con Felicia che dimostra di sapere scrivere, e scrivere pure bene, sostenuto da una base di tipo "old-rap anni Novanta" e un sottofondo da "cantautrice di strada" certamente molto efficace. Poi è chiaro e evidente, anche nelle tracce precedenti, che siamo di fronte ad un lavoro di certo non di altissima qualità dal punto di vista della produzione, se ne accorgerebbe chiunque, ma animato da un "cuore grande così" e che quindi ci muove a dare, tutto sommato, un giudizio nel complesso positivo sul lavoro di Felicia. Infatti l'artista napoletana anche in pezzi come "Un po' d'amore in più" si rende capace di cambiare spesso i registri: ora pezzi più leggeri, ora un pochetto più impegnati. C''è sempre, come un ritornello, quella produzione un po' così ma, almeno per questa volta, facciamo finta di non accorgercene: vai avanti così Felicia, ma la prossima volta ci aspettiamo un netto miglioramento su tutti gli aspetti promesso?
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La recensione Felì di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-09-14 07:55:17
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