Colonne sonore per film inesistenti, viaggi musicali che mescolano generi e creano ritmo
Colonne sonore per film inesistenti, viaggi musicali che mescolano generi e creano ritmo: quello di Giuliano Favata è un percorso musicale a cui è difficile trovare una direzione precisa, soprattutto perché nei tredici minuti scarsi di “Sick Times” convivono aspetti diversi che vengono accennati ma non sviluppati completamente.
Rispetto allo stile ben più ambient di “Corruption” e alle sue dinamiche “striscianti” , “Sick Times” gioca maggiormente con l’elettronica, senza timore di mostrare il suo lato più puramente techno. A colpire in modo particolare nei cinque frammenti messi in luce nell’ep è proprio il contrasto tra la cadenza coinvolgente di brani come “Solid Interface” e “Fragile” e il sound etereo di “Hiding From Something”, inquietante preludio, e di “Behind the Trees”, visionario finale.
Sperimentazioni sonore a piccole dosi che hanno però in comune la capacità di sviluppare, nelle sue diverse forme, un immaginario comune e ben riconoscibile nelle sue varianti: una ricerca musicale da cui trarre molte cose positive.
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La recensione Sick Times di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-09-19 09:45:04
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