Ci si muove tra un Nek appena appena più talentuoso, sulla scia di gruppi (fortunatamente) dimenticati come Homo Sapiens e Collage, tra urletti degni di un Alan Sorrenti post sbornia freakettona e tentativi di avvicinarsi all’estetica di Gigi D’Alessio. Il tutto sapientemente nascosto tra le apparenze di un brit-pop furbetto e annacquato, terreno ideale per i napoletani Moirè, a loro agio tra un rock melodico percorso da sentimentalismi pop e una discreta dose di elettronica. Musica adatta a un target di adolescenti in calore, che tra un video di Mtv e il tentativo di schiacciare un brufolo non dovrebbero avere problemi nell’innamorarsi di canzoni facili e tutto sommato mediocri, condite da testi in stile Harmony. Di buono qualcosa c’è, come “Il gioco” e la versione in salsa elettronica di “La donna cannone”. Che però, come noto ai più, non è farina del sacco dei Moirè.
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La recensione Demo cd di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-08-31 00:00:00
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