il peso del corpo le metamorfosi 2019 - Indie, Alternativo, Acustico

le metamorfosi precedente precedente

Un album che mostra come la musica indie in Italia non sia solo citazionismo del pop anni '80 e ironia multistrato, ma possa ancora realmente dire qualcosa.

Sempre più spesso si sente dire (giustamente) come la musica indie in Italia sia ormai vicina a saturare il mercato. Le città –più o meno- esotiche da utilizzare per i titoli delle canzoni stanno finendo, le possibili citazioni del pop anni ’80 pure, gli argomenti della quotidianità su cui ironizzare, oh, non parliamone. Per questo ad ogni recensione di un disco che si autodefinisce “indie” la mia prima pavloviana reazione è “ugh”, seguita immancabilmente da un “ma ancora?”. E intendiamoci, questa reazione la trovo giustificata in nove casi su dieci.

Eppure. Eppure ogni tanto capita il decimo, che ti fa ricredere sul fatto che questo genere abbia ancora qualcosa da dare e da dire. Nel nostro caso, il decimo è questo “Le metamorfosi” de “Il peso del corpo”, progetto di Andrea Arnoldi col suo ensemble di musicisti. Il primo motivo per cui questo album si staglia sul livello medio dell’indie italiano è, beh, proprio la musica: Arnoldi sa scrivere canzoni, e ciò vale sia per l’aspetto musicale (valorizzato alla grande dai bravi musicisti che lo accompagnano) che per quello testuale, articolato e sofisticato senza risultare artificioso e finto. Il secondo riguarda invece l’attitude del progetto: Arnoldi crede moltissimo nelle sue canzoni, e questo traspare chiaramente durante l’ascolto. L’interpretazione dei singoli brani è autentica, e si lascia alle spalle i sorrisetti sardonici e beffardi che sembrano imperare nel genere per dare vita ad una gamma di sentimenti ed emozioni veri, che passano nelle orecchie e nella pelle dell’ascoltatore.

Il peso del corpo dimostra di essere un progetto che ha sia le canzoni che lo spirito necessario ad infondere in esse la vita. Forse non basterà a renderlo il solitario salvatore di un genere musicale; di sicuro però, se più artisti si focalizzassero su questi due elementi, non ci ritroveremmo un giorno sì e l’altro pure a pontificare sulla fine dell’indie.

---
La recensione le metamorfosi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-11-20 23:59:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia