Humanoira In rosa e nero 2005 - Post-Rock

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Tra i demo che ho accantonato negli ultimi mesi per dedicarmi ad ascolti più pregnanti c’è questo “In rosa e in nero” degli Humanoira che, seppur non arrivando a un livello di eccellenza non merita neanche di cadere nel dimenticatoio. Il gruppo, uno dei tanti che animano i garage della nostra penisola, si mostra discretamente vario e ispirato, ma i suoi problemi risiedono proprio in un’eccessiva varietà e in un’ispirazione non sempre costante.

Si parte bene con un punk’n’roll a passo di carica alla maniera dei Cows sul quale si stende un cantato molto vicino allo stile di Manuel Agnelli. Il secondo brano si protrae invece in un ottundente mid-tempo tentando la strada di un art-rock di ascendenza teatrale che nel complesso appare molto (troppo) pretenzioso. Con la terza traccia torna a sprizzare l’energia delle chitarre distorte e del rock duro, anche se, in questo caso, certi fraseggi sembrano più vicini agli Iron Maiden che agli Hellacopters (per dire). L’ultimo è forse l’episodio migliore, con il suo ritmo in 6/8 e un arpeggio alla Calexico ben miscelati a tocchi di elettronica atmosferica.

Nel complesso si tratta di un cd interlocutorio: due pezzi buoni, due meno. Va aggiustato il tiro, ma le premesse per far bene ci sono tutte.

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La recensione In rosa e nero di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-08-29 00:00:00

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