Il primo album della one man band Aramas è un lavoro black metal atipico, cantato in italiano e con una vocazione quasi cantautorale
Aramas è l’alter ego di Massimiliano Aragona, e il nome di un progetto one man band nato da una costola dei black metallers AntroNero. Anche l’esordio di Aramas, ‘I Fasti del passato’, è un album di impronta fondamentalmente black, interamente cantato in growl da Aragona e con una paletta di suoni decisamente nera, ma con diversi elementi abbastanza atipici per il genere; al posto dell’onnipresenza del blast beat nella maggior parte delle produzioni black, qui si scivola spesso verso i ritmi più lenti di un drumming heavy/doom, o linee di tastiere dalle parti del black/folk o addirittura malinconici violini da ballata romantica (’Ama Il Tuo Sogno Seppur Ti Tormenta’). Soprattutto, lo stile vocale non troppo estremo permette un grado di comprensibilità dei testi abbastanza inusuale per il black metal, enfatizzando scelta della lingua italiana e una centralità delle liriche rispetto ai passaggi strumentali che ha qualcosa di quasi cantautoriale. Gli scenari evocati sono quelli dell’alienazione dell’epoca moderna (’Realtà Industriale’), di quel senso di nostalgia decadente per il passato (la title-track) che è il panorama emotivo classico del black più raffinato, del nichilismo e di una rabbia malinconica (’Ama Il Tuo Sogno Seppur Ti Tormenta’). Peccato che spesso la produzione, grezza come la tradizione del genere sembra richiedere, ma a volte anche gli arrangiamenti, siano ancora un po’ indietro rispetto al discorso narrativo che Aramas cerca di mettere su e richiedono forse un po' di messa a fuoco.
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La recensione I Fasti Del Passato di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-12-31 18:08:24
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