Make Tigullio Great Again.
Il nome mi era già riecheggiato nelle orecchie. Fortunatamente, ho l’abitudine di andare a leggere la bio degli artisti che non conosco solamente in seguito all’ascolto dell’album, dopo aver abbozzato una prima idea di recensione per non inficiare l’integralità del mio giudizio. In sostanza, “Settembre” mi era piaciuto ancor prima di scoprire che I Gringo Goes To Hollywood provenissero da Sestri Levante. Posso averli ascoltati live in apertura a qualche evento del Mojotic, forse ho scovato il loro nome in qualche manifesto appeso per carruggi della città. Poco importa, il loro secondo lavoro è una piacevole riconferma del precedente (ed appena recuperato) ep di debutto “Negli occhi degli altri”.
Il riferimento nazionale più prossimo sono sicuramente i BSBE, quelli di una canzone in particolare cui testo sembra capace di definire da solo la weltanschauung di questo mio giudizio: “A me piace il grunge, blues di merda”. I GGTH si formano in inglese ma debuttano in italiano, in effetti, nascono come “cover band” (passatemi la definizione) dei Black Keys, mantenendone l’impostazione, per poi declinare quest’attitudine power blues in un sound del tutto diverso che meglio si sposa con i canoni della nostra lingua: a metà strada tra l’impostazione poetica delle rock band anni 90 (Verdena e Timoria) e le sfumature stoner e desertiche di Josh Homme e dei Psychic Ills.
Un grunge d’autore, il power duo ligure ha ormai definito i crismi stilistici per esordire con un primo vero album ufficiale. Make Tigullio Great Again.
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La recensione SETTEMBRE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-11-11 14:58:00
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