Silvia Cignoli The Wharmerall 2020 - Sperimentale, Elettronica, Ambient

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Una cura impressionante per i suoni e le atmosfere

Quando suona Terminale radioso, ultima traccia di The Wharmellon di Silvia Cignoli in redazione tutti quanti si guardano negli occhi. Un po' perché il lavoro dell'artista brianzola è, per forza di cose, quanto di più introspettivo, enigmatico e immaginifico sia, per così dire, passato sotto i nostri orecchi e un po' perché il lavoro sonoro a cavallo fra subacqueo e astrale non ci poteva non colpire. Siamo infatti di fronte ad un lavoro che racchiude dentro di sé una qualità impressionante per i suoni che ne sono al tempo stesso il fulcro e il ponte verso un futuro non ancora scritto. Siamo infatti nei dintorni di una musica ambient il quanto più possibile rarefatta e filosofica, in cui Cignoli si muove con la sicurezza della veterana.

Saltellando, come possiamo leggere nel comunicato "fra suoni più organici e suoni inorganici che inghiottono con la loro furiosa densità il reiterato movimento di macchinari metafisici impazziti" Silvia Cignoli ci impressiona praticamente in ogni momento di questo The Wharmellon. Certo non un ascolto semplice, ne siamo consapevoli, in certi momenti un vero e proprio cimento sonico ma che bello mettersi alla prova, lasciarsi inghiottire dalle spire, ora calde come la lava, ora fredde come il ghiaccio artico, di pezzi come Nioto. Con The Wharmellon, Silvia Cignoli ci ha convinto la ragione e rapito il cuore: non potevamo chiedere di meglio

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La recensione The Wharmerall di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-02-01 08:08:33

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