Non c'e' che dire; se lo scopo degli rsu e' quello di stupire l'ascoltatore con nuove sonorita' e con una ottima dose di originalita', ebbene l'obiettivo e' raggiunto pienamente. Il sound e' difficile da definire precisamente; spunti di techno, metal, musica elettronica calati in ambiente cyberpunk, futuristico e mischiati soprattutto a basi "industrial" con la presenza, cioe', di numerosi effetti campionati.
E' un genere un po' per pochi quello industriale, ma che sta ottenendo notevole successo in tutto il mondo mediante la fusione con altre tendenze musicali.
Parlando del disco, gia' dalla copertina si capisce l'atmosfera surreale e post-guerra atomica che in esso e' contenuta: un vecchio capannone in rovina... poi nella musica i numerosi effetti di rumori metallici e di spari di proiettili e laser aiutano a rendere il tutto piu' fantascientifico. Il primo pezzo e' "welcome to babilonia"; inizia con una specie di allarme seguito da un beat techno molto veloce, per poi aumentare la propria potenza con l'ingresso di altri strumenti creati o modificati in maniera digitale (tra cui la voce). Di seguito "vita!", simile alla prima, che sempre in tema di techno ha un impatto molto violento e un ritmo palpitante e sfrenato. Si passa poi a "velo..." sempre veloce, ma con una batteria piu' metal, caratterizzata sempre da suoni di suonerie e allarmi che trascinano nel vortice della musica. Poi "rapporti dance" di ben 10 minuti si apre con un riff di batteria che si ripete per tutta la canzone, mentre vari effetti si aggiungono a poco a poco. Piu' tranquillo degli altri. "Leaines mekhanike tekhne" e' un bel pezzo techno-metal tirato seguito da "transizione" che abbandona di piu' il tessuto techno e si rivela un ottimo pezzo metal. Dopo il brevissimo intermezzo della traccia 7, la 8, "rapporti falliti" presenta un nuovo intreccio di esplosioni e riff di strumenti sintetizzati. "fellatio meccanica" ha un riff elettronico di notevole impatto, eseguito da un effetto distorto simile al suono di una chitarra, ma chiaramente sintetizzato. "rapporti infidi" e' composta essenzialmente da una base di batteria molto veloce (jungle) e grida e voci. Subito dopo c'e' una versione remixata di "vita!" (meno techno) e poi "miglior vita" dalla base rap-hip hop (molto rilassante!). Delle tracce bonus sono da menzionare la 13, "cenere", d'atmosfera, la 16, "rapporti dance, remake metal con i riff sintetizzati, la 17, "0", trash industriale progressive (veramente bella), la 18, "Vita!", in versione remake trash-metal puro e la 20, "benvenuti a babilonia" (la prima dell'album), in versione live, piu' cattiva e con meno effetti.
Le altre tracce sono remix delle precedenti non bonus. In definitiva un bel disco fra i pochi del suo genere, che merita di essere ascoltato non solo dagli amanti del genere stesso, ma anche dai curiosi, ma non con superficialita'; perche' anche se i tempi potrebbero essere ancora non troppo maturi per questo tipo di musica, molti spunti hanno invece la possibilita' di influenzare direttamente il sound dei prossimi decenni .
---
La recensione Esperienze Del Limite di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1997-09-21 00:00:00
COMMENTI