Ossessivo e oscuro come pioggia nera: benvenuti nel dark-world di Simone Lalli
Partiamo dal fondo perché in un ep come questo Marefermo occorre sempre squaderno le carte sul tavolo. Ecco allora andiamo all'ultimo pezzo, Stelle verticale, una vera e propria cartina di tornasole (ma sarà l'unico riferimento, in un certo senso, a qualcosa di luminoso in questa nostra recensione) della musica oggi di Simone Lalli. Siamo di fronte ad un pezzo ossessivo, ipnotico e inquietante al contempo, in cui il ritmo dell'IDM si sposa perfettamente con un immaginario quasi cyberpunk, di pioggia nera e fredda che scroscia su palazzi dalle facciate severe. D'altro canto simile musica elettronica è, in fondo, la colonna sonora ideale per storie di questo tipo che anche negli altri pezzi che compongono l'ep, uno su tutto, Sopra Sotto, hanno un medesimo orizzonte di sentimenti.
Sentimenti che, come abbiamo detto prima, in un periodo storico come questo, di tempo sospeso per tutta una serie di motivi che non staremo qui a elencare (ma che voi, certamente, conoscerete) sono ancora più forti ascoltando le tracce di Marefermo. In ultima analisi quindi, nonostante abbiamo avuto modo di ascoltare solo quattro canzoni, trattandosi di un ep giustappunto, il lavoro di Lalli ci è parso interessante e ben realizzato. Nell'attesa che il tempo si apra questa pioggia aspra a noi sta benissimo.
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La recensione Marefermo EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-07 08:00:53
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