Felix Lalù - No hablo ladino
Felix Lalù si prensenta con un nuovo album completamente cantato in dialetto noneso, che prendere il titolo di No hablo Ladino.
Scrivere in dialetto è divertente si sa, non importa se tu arriva dalla Sicilia o appunto dal Trentino. L'unico problema è che c'è sempre quell'effetto sagra di paese che non è proprio il massimo. No hablo ladino è prodotto bene, è cerca di modernizzare temi popolari con storie ambientate ai giorni nostri. Ammetto che durante l'ascolto di brani come Nones Sclet e Zighiret mi è venuta voglia di aprire una bottiglia di vino. All'interno dell'album a livello di sonorità ci si trova un po' di tutto: dai ritmi della tradizioni popolare, chitarre acustiche, cori, fino ad arrivare alla canzone "metal" dell'album Pache! Fighe! Freni a man!. Sicuramente no hablo latino è stato curato al dettaglio per quello che riguarda i suoni di ogni singola canzone, che ogni volta cambiano se non per il cantanto dialettale che rimane tale. Alla fine del disco arriva il tocco da maestro di Felix lalù, si perchéBocia cola locia in realtà è un pezzo che sembra un mix tra i Neri per caso e un brano Hip-hop cantato a cappella in versione Trentina.
Per concludere, No hablo ladino di Felix Lalù è un disco che fa simpatia e niente di più.
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La recensione No Hablo Ladino di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-20 10:00:00
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