Downtempo, ritmiche trap e chitarra nella raccolta di strumentali di Ghygo
Ghynstrumentals di Ghygo fotografa l’attività del producer beneventano negli ultimi anni guardandola da un punto di vista leggermente diverso: nomen omen, l’album raccoglie, insieme a qualche inedito, le strumentali di una serie di singoli rilasciati negli ultimi due anni. Si tratta di una produzione abbastanza variegata, con brani downtempo incisi originariamente con lo stesso Ghygo o altri cantanti alla voce, oppure di beat per pezzi rap registrati da vari rapper della scena sannita. E infatti si percepisce, qua e là, che si tratta di tracce immaginate per essere riempite da linee vocali. Però, se è vero che il ruolo del producer sta finalmente ottenendo il giusto riconoscimento e viene considerato sempre più importante, non solo nel rap e nell’elettronica, fa bene che vengano rilasciate raccolte come questa che permettono di guardare da vicino il lavoro di produzione, e di apprezzare lo stile e le idee che ci sono dietro. E qua di stile, in effetti, ce n’è: Ghygo ha un tratto interessante, che unisce downtbeat a elementi ritmici trap, corposi pad sinfonici e una chitarra piacevolmente inusuale per il contesto, che varia da fraseggi e accompagnamenti blues/jazz (la particolarissima ’Give In, Corso Garibaldi’) a passaggi di ambiente. Pare che adesso sia in lavorazione un disco d’inediti a suo nome, confidiamo che possa rendere anche meglio.
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La recensione Ghynstrumentals di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-12 18:59:54
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