Un esordio dalle mille sfumature che presenta una band ricca di risorse e su cui vale la pena puntare
Il solare riff della title-track accoglie a chitarre aperte in “Barely See The Sun”, l’EP d’esordio dei Godzilla Sex Bike, band brianzola cresciuta a quanto pare a pane e musica d’Oltremanica, di cui questo primo lavoro presenta una variegata rilettura non ancora personalissima ma sicuramente ricca di sfumature e influenze diversificate che sbandierano sin da subito le scintillanti attitudini del grintoso combo.
Dopo le cavalcate ritmiche dall’energia travolgente del primo brano, forgiate con quel tipico fuoco British che ardeva agli esordi del nuovo millennio, il gruppo lombardo recupera sonorità blues per condire “Don’t Criticize Me”, in cui si fa maggiormente apprezzare la caratteristica più originale e gustosa dei Godzilla Sex Bike, ovvero il riuscito contrasto tra l’oscura e rauca voce maschile e la potente e sensuale voce femminile. “Crackless” nasce invece con intenti acustici per esplodere poi con la sezione strumentale che si infiamma nel graffiante finale. La successiva “Melodia” già dal titolo mostra di viaggiare entro ambiti pop, nel senso più indie del termine, mentre è verso il funky che vira la conclusiva “Butterfly Man”, con un basso solido e scatenato che regge e scuote l’intera struttura del pezzo.
I Godzilla Sex Bike sono una band decisamente frizzante e ricca di idee e “Barely See The Sun” è un efficace biglietto da visita che presenta le qualità di questo variopinto sestetto su cui vale la pena puntare.
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La recensione Barely See the Sun di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-15 11:59:44
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