New wave d'altri tempi in un disco appassionante
Excessive Noise è il primo full lenght in studio degli Orator Fit, trio romano attivo dal 2014. Dopo ben sei anni di gavetta arrivano quindi queste undici tracce, intrise di alternative rock pesantemente influenzato dalla new wave di stampo anni ottanta.
Si parte subito forte con il brano "Mistakes", dove emerge in maniera evidente la prepotenza sonora del basso e la ritmica semplice ma ossessiva della batteria, seguita immediatamente da una splendida "War This Time", nella quale vengono fuori le splendide sonorità e gli effetti di una chitarra abbastanza old school. Si viaggia quindi attraverso le influenze di Joy Division, The Smiths, U2, The Cure ma in linea anche con i revival post punk attualmente in atto in Irlanda (vengono in mente alcuni brani dei The Murder Capital e dei Fontaines D.C.). Il disco scorre che è una bellezza, tra melodie più morbide come quelle di "Southward" e quelle più cattive di "Shadows", brano che richiama i nostrani Soviet Soviet. Nell'ascolto del disco non c'è nemmeno un momento in cui la band rilassa la tensione, tanto che nella seconda parte si trovano brani altrettanto validi come "Dry Hits", "Whatever Gets You By" e soprattutto "Velvet Blue", un piacevole richiamo ai Depeche Mode di Violator privati dei synth e con più chitarre a disposizione.
Excessive Noise è davvero una piacevole sorpresa per gli amanti di un genere che da qualche tempo in Italia non fa più moltissimi proseliti. Un disco appassionato e appassionante, dove il trio capitolino non sbaglia effettivamente un colpo ed ogni suono colpisce esattamente dove deve colpire.
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La recensione Excessive Noise di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-21 08:36:27
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