Dinkis New Light 2019 - Progressive, Elettronica, Breakbeat

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Dinkis realizza un disco oscuro e inquietante. Molto bene

Non sempre un disco parte in quarta, non tanto dal punto di vista del ritmo ma proprio parlando di anima e filosofia che lo caratterizza. Eppure questo è il caso di New Light di Dinkis che, proprio nella sua canzone iniziale, nonché title-track ci svela molto della sua natura. New Light è infatti una cavalcata digitale, molto ipnotica, in cui i suoni sono bassi e profondi, oscuri, melanconici se non proprio disperati e queste direttive intime e musicali sono le stelle guida dell'intero disco. Un disco che, è giusto ricordarlo con evidenza e forza, è prodotto veramente bene dall'artista siciliano, proprio parlando della qualità dei suoni e degli arrangiamenti. A questo proposito, cioè degli arrangiamenti, non sono particolarmente complessi o arzigogolati ma sono efficaci e contengono, ora più ora meno, tutti quanti elementi di progressive, qualche cosa di elettronico e tanto breakbeat.

Il paesaggio sonora e filosofico quindi del disco è, l'abbiamo detto, disperato e sinceramente non è troppo dissimile da quello che vediamo fuori dalla nostra finestra. Un mondo svuotato di vita, dove i pochi che si avventurano fuori lo fanno con la circospezione dei fantasmi e l'ansia dei ladri. Ora, non fraintendeteci però: non è solo un disco triste, è qualcosa di molto di più. Ci sono momenti anche inquietanti. Insomma, non potevamo chiedere di meglio. 

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La recensione New Light di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-22 08:17:25

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