Rock con articolo determinativo la: Viadellironia si presenta con un disco d'esordio completo e dalla valida esperienza d'ascolto.
Una manciata di anni per rodare formazione artistica, idee creative e registro espressivo ed eccole pronte per l'esordio ufficiale a seguito dell'EP “Blu Moderno”: Viadellironia sugella la collaborazione con la label Hukapan attraverso la release di “Le radici sul soffitto”. Titolo paradossale, per vicende che sfuggono allo stesso modo dalla consueta logica: la pubblicazione è stata posticipata con l'auspicio di guadagnare nuovamente la dimensione concertistica, salvo poi ritrovarsi (causa Covid) al punto di partenza ed essere quindi costretti a fare a meno dei live.
Aneddoti a parte, quattro ragazze che suonano rock è un concetto che può solo far piacere, mentre le sensazioni di sorpresa le lasciamo a circa cinque decenni fa: grazie anche allo zampino degli Elii, queste dieci tracce compongono un'esperienza d'ascolto multisfaccettata e dalle intriganti stratificazioni attorno al nucleo musicale pulsante. È tutto un gioco di ribaltamento del senso precostituito, con la celebrazione della diversità per demonizzare un certo senso di inadeguatezza ed alienazione dai canoni sociali. Menzione d'onore per “Ho la febbre”, brano dove Edda si mimetizza efficacemente nella matrice sonora espressa, risultando quasi un quinto membro invece che una riuscitissima featuring.
Tra rock diretto che non sfora i tre minuti e composizioni più elaborate che arrivano a quota sei sul cronometro, Viadellironia dimostra di avere competenze, ideologie radicate ed un carisma magnetico ai timpani: quei fattori che non ti rendono schiavo delle mode e delle frivole tendenze d'ascolto.
Rock, bentornato: da oggi sei orgogliosamente rappresentato dall'articolo determinativo la.
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La recensione Le radici sul soffitto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-12-01 00:05:57
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