Con questo EP l’artista di Gallarate ci offre il suo piccolo ma appassionato supporto morale per farci attraversare con più fiducia questa lunga notte
Il polistrumentista Federico Calandra ha pensato bene di utilizzare questo periodo di quarantena componendo musica con la quale evidentemente vuol lanciare un messaggio di positività al mondo. Infatti, sotto le mentite spoglie di Virus – l’esplicativo moniker che l’artista ha scelto per l’occasione – Calandra ha intitolato questo suo lavoro “Eudeimonia”, termine che deriva dal greco e che rappresenta la felicità, non quella inafferrabile e cangiante bensì una felicità intesa come scopo da raggiungere, quindi più pratica e concreta, da invocare soprattutto nei momenti difficili come quelli che stiamo vivendo.
In “Eudeimonia” troviamo quindi cinque tracce che costituiscono questo percorso mirato alla felicità, i cui ingredienti sonori sono fatti principalmente da brevi frasi melodiche che si ripetono in loop, strumenti che creano ambientazioni dilatate ed evanescenti e ritmi che ruotano su se stessi producendo effetti ipnotici che mirano all’inconscio. Virus alterna questi elementi tra le composizioni, disegnando con essi nuvole ambient dai contorni sfumati su cui soffiano venti post-rock che ne modificano di volta in volta la forma.
L’opening track, “We live in chains”, è il miglior esempio della concezione musicale dell’artista varesotto, che più che sulle narrazioni si sofferma sulle suggestioni, giustapponendo suoni e ritmi semplici che nel crescendo di questo pezzo trovano la loro più elegante esposizione. Atmosfere più sospese fluttuano nella successiva “You can fall asleep”, di cui già dal titolo sono evidenti gli intenti onirici, mentre meno a fuoco si presenta “You need to be patient”. L’ispirazione comunque vacilla solo a tratti e non viene scalfito il progetto finale grazie alle conclusive “It will end” e “You know that I miss you”, due magnifici esempi di evasione mentale (ancor più utile quando non si può “evadere” fisicamente dalle proprie mura domestiche) che trasportano verso l’ambita felicità attraverso voli leggeri che sfiorano orizzonti luminosi.
Nato dalla tragica attualità di questi giorni, “Eudeimonia” si colora di speranza e ci offre il suo piccolo ma appassionato supporto morale per farci attraversare con più fiducia questa lunga notte.
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La recensione EUDAIMONIA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-29 13:23:00
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