L'eleganza della conoscenza: Dangerous Journeys è un grande disco
Non tutte le volte capita che il titolo di un pezzo riesca, perfettamente, a corrispondere con quanto viene evocato nella canzone. Beh questo accade, e accade splendidamente, con la terza traccia di Dangerous Journeys di João Alexandre Dias, ovvero Walking On Thin Ice. Questa composizione non è soltanto la nostra preferita ma è l'esempio più utile e immediatamente comprensibile da presentare per affrontare un disco bellissimo. E eseguito pure meglio. Infatti il lavoro del giovane compositore portoghese è tutto un lento scavare in profondità nell'anima dei suoi pezzi, pezzi che evocano terre e orizzonti lontani che però, in un gioco raffinato, ci paiono conosciuti da sempre.
Ed eccola che si ritorna alla terza traccia, con quell'incedere elegante, quelle note che ci portano su altri lidi. Mai come in questo periodo le canzoni di Dangerous Journeys sono preziose perché ci permettono di staccare, anche solo per un momento, da questi strani giorni sospesi e guardare le cose dall'alto, sentire il vento fra i capelli e il tepore caldo del sole sulla pelle. O anche, perché no, il ghiaccio sottile sotto i nostri piedi, il respiro della montagna che ci guarda di là, dove l'orizzonte finisce. Canzoni da paesaggio, canzoni da passeggio, canzoni in movimento. Non è semplice avere una tale forza evocativa: bravo João Alexandre Dias.
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La recensione Dangerous Journeys di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-07 08:08:36
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