"Cantautorato I" di Vigo è stilisticamente perfetto
Per parlare con buona cognizione di causa di "Cantautorato I" di Vigo occorre scindere l'analisi in due. In prima battuta, infatti, occorre subito evidenziare, prendendo ad esempio un pezzo come "Hotel Marina", settima traccia dell'album nonché la nostra preferita, come dal punto di vista dello stile Vigo abbia realizzato un lavoro pressoché perfetto. Stiamo parlando di stile, quindi sì di un qualcosa che viene percepito tramite il gusto personale ma, seguiteci in questo ragionamento, si basa anche su dati di fatto oggettivi. Infatti se l'artista di Vicenza rientra nella categoria dei cantautori, come del resto recita il titolo del disco e come egli stessa dichiara, ecco allora che, per quanto concerne il cantautorato, questo album è stilisticamente ineccepibile. Rispetta le regole della corrente musicale, rispecchia il corretto arrangiamento della forma-canzone e, in ultima battuta, riesce a donare all'ascoltare testi, il più delle volte, densi di significati.
Detto questo, andiamo al secondo grado di giudizio, ovvero quello generale. A livello generale infatti "Cantautorato I" è un buon disco, frutto di quattro anni di intenso lavoro, che però, ogni tanto pecca di una certa omogeneità. Infatti, proprio come affermavamo prima, l'essere troppo aderente e fedele alla linea del cantautorato, nel 2020 ormai inoltrato, può rischiare di annoiare un pochetto l'ascoltatore.
Per fortuna, quasi sempre, per ovviare a ciò, Vigo inserisce arrangiamenti interessanti, che mantengono alta la soglia di attenzione. Tuttavia, bisogna dirlo, il rischio c'è. Ecco, limando questa ortodossia, specie presente nella prima parte del disco, Vigo, ne siamo certi, riuscirà a ergersi in modo autorevole e personale nel panorama non solo del cantautorato ma anche della canzone italiana in genere.
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La recensione Cantautorato I di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-23 08:09:15
COMMENTI (1)
Bravo, viva la canzone vicentina!