'album "Clorofilla Sui Miei Guai" di Silenzio rappresenta il cantautorato soft-depressive che abbiamo ascoltato almeno una volta durante la nostra adolescenza
L'album "Clorofilla Sui Miei Guai" di Silenzio rappresenta il cantautorato soft-depressive e lo-fi che abbiamo ascoltato almeno una volta durante la nostra adolescenza.
Chitarrine dal piglio rock come in "Maschere", la seconda traccia dell'ep per un progetto che ha il sapore di pop, ma meno evidenziato e strutturato.
La clorofilla fa da intermezzo con la nostalgia che viene rilasciata e si posa come leggera patina all'interno delle parole del disco: "nelle pozzanghere affoga la tristezza".
"Clorofilla Sui Miei Guai" è una citazione di una data canzone ostinata dei Verdena, e mentre tutto poteva lasciarti indifferente, un mondo nuovo si presenta per rimediare a tale sensazione.
Un disco che suona intimista e autobiografico, che si fa portavoce di generazioni di uomini incerti. Non spicca di certo per originalità, ma è un progetto che si conferma essere genuino e l'autenticità e le buone intenzioni musicali vanno sempre premiate.
"Clorofilla Sui Miei Guai" si presenta, dunque come un buon ascolto, fatto di ricordi e di emozioni tutte da rintraccire e intercettare su di un sound che risulta dolcemente elettronico con esplosioni acustiche.
L'album non ha pretese di mostrarsi, Silenzio ha sviluppato un progetto confidenziale che riesce a farsi apprezzare senza grandi orpelli o strategie.
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La recensione Clorofilla Sui Miei Guai di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-11 17:07:07
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