Foto di famiglia che si fanno suoni delicati ed avvolgenti nel primo disco per piano solo di Riccardo Chiaberta
Le emozioni non hanno tempo e l’universale linguaggio della musica permette loro di attraversare le epoche restando sempre attuali come nessuna altra arte sa fare. Così è bello pensare che i pensieri, i ricordi e le sensazioni che in altri tempi animavano la musica del compositore Giovanni Chiaberta possano aver attraversato le generazioni e lasciato piccole tracce giunte fino a suo nipote Riccardo, che le ha poi raccolte e fatte proprie amalgamandole con il suo vissuto personale fino a forgiare in maniera originale i nove brani che vanno a comporre il suo primo album di piano solo, ovvero questo delicato ed elegante “A bird told me” (la cui title-track è però una composizione di Dario Trapani).
È bello pensare che su quegli stessi tasti del pianoforte che avevano dato voce ai pensieri del nonno, diversi anni dopo altre storie sono nate, sgorgando liberamente dalle dita del giovane Chiaberta e imprimendosi nelle immagini sonore di questo disco. Dal pianoforte di Giovanni, Riccardo Chiaberta tira infatti fuori temi personali, intimi e talvolta nostalgici, che ci proiettano nel loro album di famiglia, come suggerisce anche l’immagine di copertina, scattata da Dario Chiaberta, ma anche tra i nostri stessi ricordi e le nostre emozioni.
Non manca un vero e proprio omaggio al nonno, di cui è riproposta una composizione, “Dolce sorriso”, che si amalgama perfettamente al contesto più moderno ricreato dal nipote, sottolineando ancora una volta il valore relativo del tempo. I ricordi un po’ sbiaditi tornano a galla, assumono talvolta nuove forme e colori ma la sostanza rimane viva e palpitante in quest’album tanto personale quanto universale, in cui ciascuno di noi può ritrovare pezzi del proprio passato.
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La recensione A Bird Told Me di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-03 12:28:14
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