Classico e contemporaneo si incontrano in "For All The People"
"Tomorrow", la sesta traccia di questo "For All The People" di Mario Torre è davvero un pezzo. Non soltanto perché, senza possibilità di errore, può essere benissimo presa come cartina di tornasole dell'intero disco ma anche, perché no, come sorta di manifesto di un certo modo di intendere la musica. Musica che è, per ricalcare un vecchio titolo di un album seminale, "l'arte dell'incontro". E, in questo caso, l'incontro è quello tra il vecchio, o per meglio dire il classico con il nuovo, anzi, per essere più corretti, con il contemporaneo. Da questa unione e miscela nasce non soltanto "For All The People" ma anche una musica elettronca piena di rimandi classici dal punto di vista degli arrangiamenti, con parti quasi orchestrali, quasi da cavalcate, diciamo così, ibridate con suoni pieni di glitch.
Ecco allora che percorrendo tutto il disco di esempi del genere se ne potrebbero citare molti ma è con "Tomorrow" che si raggiunge l'apice. Apice anche di qualità per un album che, preso a livello generale, è sicuramente più convincente nella seconda parte piuttosto che nella prima. Infatti, se si volesse proprio trovare un difetto, piccolo per carità, di un lavoro sicuramente buono, molto buono, si potrebbe citare un inizio meno impattante rispetto alla fine. Ma si sa, la musica è l'arte dell'incontro: e un incontro, oltre a iniziarlo, è importante concluderlo con grande classe, giusto?
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La recensione For All The People di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-10 11:12:22
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