Gli Arabesque Trees, inutile negarlo, sono stati una delusione. Perché è molto facile entrare in quella selva oscura che è il post-rock. Una volta giunti lì dentro, però, le ipotesi sono due: perdere la via d’uscita, restando di fatto intrappolati in uno sterminato camposanto di chitarre in riverbero e batterie accarezzate; oppure proseguire per la propria strada, incuranti del paesaggio circostante, finché non si sbuca in quella chimera rappresentata dallo Stile Personale.
E i Nostri, purtroppo, sono ancora lì, in questa foresta immaginaria che ha già fatto in passato tante altre vittime. Quando un genere è così inflazionato, infatti, si dovrebbe puntare di più sulla forza delle melodie. Gli Arabesque Trees, invece, si limitano a tirare giù il proprio compitino – qua mettiamo un arpeggio, là giochiamo con i piatti della batteria, in seguito spariamo il distorsore per finire in crescendo – ma senza l’anima, la malinconia, il pathos di cui ci sarebbe bisogno. Ed è un peccato. Perché i ragazzi dimostrano con l’e-bow dolente di “Cigarette Break” di avere le capacità giuste per creare qualcosa di bello. Ma la strada da percorrere è ancora molto lunga.
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La recensione The Revenge Of Useless Things. EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-09-20 00:00:00
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