Le “ispirazioni” dell’artista romano racchiuse in un disco hard rock dall’anima vintage
Riascoltando le sonorità che hanno formato e definito i nostri gusti musicali si rischia sempre di cedere un po’ all’indiscreto fascino della nostalgia. È quello che accade anche ascoltando questo “My inspiration”, primo lavoro su lunga distanza di Valerio Montelatici, che giunge non a caso dopo un lungo trascorso dell’artista all’interno della band degli Hang Loose fondata a metà anni 90, epoca di cui non vengono affatto lesinati i richiami all’interno di questo disco, che, diciamolo subito, è un lavoro di ottima fattura sia per quanto riguarda la costruzione dei brani quanto per le melodie e i riff magnetici nonché, last but not least, per le ispirazioni dei testi. Quello che convince poco piuttosto è il fatto che la quasi totalità dei brani risulti un perfetto mix di soluzioni già sentite (e soprattutto da qui deriva la “nostalgia” di cui si parlava all’inizio) incasellate con perizia e passione ma tuttavia non abbastanza da rendere riconoscibile l’anima e l’arte di Montelatici, di cui scopriamo esclusivamente i riferimenti musicali (che viaggiano in ambienti hard rock, heavy metal e classic rock soprattutto di matrice statunitense).
Probabilmente dobbiamo inquadrare queste nove tracce per ciò che sono, dal momento che il titolo scelto per questa prima opera è proprio “My inspiration”, deducendo quindi che questo album sia, o almeno sembra essere, un punto fermo di una carriera di oltre vent’anni, dato alle stampe per non rinnegare il passato, ma si spera possa anche essere l’inizio di un cammino verso una direzione maggiormente personale.
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La recensione My Inspiration di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-09-15 10:32:41
COMMENTI (1)
inglese scolastico... ma perchè non cantate in italiano !?!?!?!
inascoltabile