Canzoni spoglie ma coinvolgenti, che solo con la voce e la chitarra mettono in evidenza la scrittura affascinante del cantautore romano
Sembrano quasi canzoni in versione demo quelle proposte da Gianni99 in questa romantica raccolta intitolata “Le strade blu”, il cui titolo – ma anche alcune ispirazioni dei testi – prendono spunto dal libro “Blue Highways: a journey into America” di William Least Heat-Moon. L’EP infatti è praticamente privo di arrangiamenti veri e propri ma in questa veste scarna e iperminimale abbiamo modo di apprezzare appieno la scrittura del nostro cantastorie, che sa trascinarci nel cuore dei racconti solo con la sua voce e la chitarra, fedele amica di avventure e scorribande per il mondo.
Al contrario del moniker degno di un neomelodico napoletano, il cantautorato di Gianni99 è vicino alla sensibilità dei cantautori italiani degli anni 70 ma è anche ebbro di Tom Waits, di poesia, di cultura americana e di attitudine hippie fatta di pace, amore e libertà. Certo, su disco, pur restando in una dimensione acustica e intima, ci si aspetterebbe una produzione un po’ più elaborata, ma nonostante le canzoni siano proposte in maniera diretta, nuda e senza fronzoli, “Le strade blu” sembra quasi un magico portale che ci proietta lontano, in una fresca notte di fine estate, riscaldati dal calore di un falò, seduti in cerchio intorno al cantautore romano che intona i suoi versi sotto le stelle.
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La recensione Le strade blu di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-21 17:51:17
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