Un muro di suono struggente.
Questo gruppo viene fuori dal cilindro magico con un promo, autoprodotto, che arriva come una manata in faccia. Quattro brani densi, potenti e netti, con una nebbiolina di oblio tutt’attorno.
Immediatamente colpisce il sound, una produzione qualitativamente molto alta, curata, con scelte opportune in merito al genere che rappresentano, new-rock/nu-metal. Inutile leggere riferimenti, che riecheggiano magistrali quanto interessanti, perché non invasivi: i Tool, le tensioni armoniche alla Brandon Boyd, cadenze solenni crossover, ma le scelte precise di chitarre ed effettistiche varie, i rullanti, l’uso dettagliato di tutto il supporto, dimostrano precise intenzioni. Una propria linea, che strizza l’occhio ad emulazioni di classe. Seguire un filone, un genere, senza imitare. Ogni elemento è ben equilibrato ed inserito nel gruppo, sia nel momento compositivo che esecutivo. Buono l’inglese.
Per i Newborn si aspettano nuovi lavori (e che qualcuno li produca!).
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La recensione Demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-02-06 00:00:00
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