Il primo EP dei BS Bone è un lavoro acerbo e un po' confuso, ma con delle potenzialità per gli amanti dell'hard rock
‘Inside Insanity’ è il primo EP del trio BS Bone, e i suoi quattro brani raccontano i primi tre anni di vita della band; a volerci fantasticare un poco, non è difficile vederci dietro la storia di tre amici di vecchia data che si ritrovano a scrivere musica magari così, un po' per caso, trovandosi 3 anni dopo con un EP e 4 brani inediti con cui provano a presentare al mondo il loro progetto. Come capita spesso, nelle prime fasi compositive si incontrano e scontrano visioni anche molto diverse, e può capitare che ne esca un quadro dall'identità ancora non ben definita. Quello dei Bs Bone infatti è principalmente un hard rock alternative con impronta blues, significative derive stoner (The Rant), ma che per attitudine e intenzione spesso riporta soprattutto a un certo glam/sleaze di fine anni ‘80, sfacciato e strascicato, con un discreto tasso di testosterone(I Don’t Give A Fuck, 99 Lions In a Cage). Intendiamoci, non c'è niente che non vada bene nel provare a comprare questi linguaggi tutto sommato compatibili, ma la convivenza nei 4 brani di ‘Inside Insanity’ risulta un po' macchinosa. La gestione di rallentamenti, breakdown, assoli, sembra essere poco pianificata e poco supportata da un sound che, forse anche per via delle produzione (comprensibilmente) senza troppe pretese, rischia di risultare dozzinale. Anche la performance vocale necessiterebbe di un po’ di lavoro, che conservi e affini l’intenzione aggressiva e strafottente, cercando di smussare qualche punto. Sono comunque problematiche classiche per gruppi alla prima pubblicazione, fatto sta che materiale per continuare a crescere ce n’è (The Rant) e non è difficile immaginare che un lavoro più maturo possa interessare gli amanti delle sonorità hard rock.
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La recensione Inside Insanity di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-26 20:32:33
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