Esperimento elettronico dai titoli filosofici: scegli la traccia che fa da sottofondo alla tua vita ora
Emptiness of what is beyond eternity and nothingness non è solo un'affermazione metafisica, è anche il nome dell'album ambient, strumentale ed elettronico dei Lost Silence, un progetto lo-fi "volutamente sporco" formato nel 2019 a Milano da Youssef Siher (italo-marocchino di Brescia, conosciuto come Siher) e Ignacio Cobian (spagnolo di Madrid).
L'elemento che per primo si mostra a chi approccia il disco è proprio la filosofia che permea i titoli, a partire da quello del disco ma pure nella tracklist (Before the beginning every end is a beginning, Everybody is nobody, The river is everywhere, Emptiness): otto sono in inglese e uno in spagnolo (Patria o muerte).
In generale il bello dei brani strumentali è che spesso possono fare da sottofondo naturale ad alcuni momenti della vita, della giornata o persino dell'attualità. Ad esempio il ritmo di Demons awakening sembra adatto per accompagnare il risveglio al mattino, quando siamo tutti demoni ambulanti. Invece l'andamento malinconico del quinto pezzo appare perfetto per fare da colonna sonora alle difficoltà che molti Stati stanno affrontando nella guerra al Coronavirus, che potrebbe rappresentare davvero il fantasma de "il distruttore di mondi" (The destroyer of worlds).
Questo album dall'atmosfera abbastanza eterea è un esperimento dalle caratteristiche interessanti, visto che contamina generi, elettronica e diverse matrici musicali. In futuro sarebbe bello provare a trasformare almeno alcune di queste creazioni sonore in vere e proprie canzoni con parole e parti cantate, portando ad esempio in primo piano la voce presente nella traccia Nosedive.
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La recensione Emptiness of what is beyond eternity and nothingness di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-07-15 17:39:53
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