Uno passa dei mesi a ripetere che i dischi sono mediamente troppo lunghi, che i demo hanno tante tracce inutili, che è meglio dire poco invece che troppo, finché alla fine arriva il gruppo che ti prende in parola e sforna un disco di 6 pezzi per un totale di 2 minuti e 48 secondi. E come volevasi dimostrare, non sbaglia il colpo. Anzi colpisce talmente nel segno che il finale arriva fin troppo presto e occorre sfruttare il tasto del replay. (A questo punto mi si obietterà giustamente di non essere mai contento...)
Gli Zurich Against Zurich provengono dal Veneto, sono un duo di batteria e chitarra/voce e suonano un garage-rock talmente involuto da sconfinare nel primitivo. I loro punti di riferimento sono i Pussy Galore per l’inettitudine strumentale, la prima Lydia Lunch per la foga emotiva e i Melt Banana per la l’espressività miniaturizzata. Di loro ci mettono tutto il resto: convinzione, inventiva, carica fisica, finanche un ottimo senso estetico in fatto di look e grafica. Nient’altro da aggiungere, se non che, per il momento, una “primascelta” sarebbe esagerata in considerazione del fatto che 3 minuti, anche se di qualità, rimangono pur sempre 3 minuti. Ma il gruppo c’è e va tenuto d’occhio, sperando solo che non si bruci troppo in fretta. Coi tempi che corrono meglio non scherzare con il fuoco.
---
La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-10-28 00:00:00
COMMENTI