Un ep d'esordio ben strutturato, a spasso tra la new wave.
I Nouvelle sono un puzzle. Delicato e ingenuo, ma estremamente appassionato. Vengono da Roma, e la loro musica è un pop-rock trasognato, che deve molto agli anni ‘80 e all’età d’oro dello shoegaze.
Le canzoni di Noi non siamo qui, il loro ep d’esordio, si inseriscono in una strana dimensione alterata e trasognata, dove si viaggia sui treni e si ballano i New Order. Il tutto è pervaso da una leggerezza lattiginosa, intrisa di piccole velleità elettroniche.
Come da buona tradizione della new wave le chitarre corrono coi riverberi sul galoppo della batteria. Nei pezzi del puzzle troviamo fraseggi post rock che vanno a mescolarsi con tastiere sfacciatamente vintage -il brano d’apertura Treni ne è l’esempio. Echi al malinconico intercedere dei The Smiths, ma con una voce che rimanda a Dolores O’ Riordan.
È un gioco continuo di citazioni e riferimenti, che diverte e non stanca. Non sempre le melodie sono all’altezza della musica. I momenti meno efficaci arrivano con le due tracce finali, non del tutto ispirate.
Tuttavia l’organicità del lavoro non ne esce minimamente intaccata. Noi non siamo qui è un blocco compatto e coerente. Il sound ha un continuum facile da seguire. Manca forse un colpo di reni per una concretezza finale.
Aspettiamo i Nouvelle per un nuovo capitolo di ballate al neon, fiduciosi.
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La recensione Noi non siamo qui di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-07-22 20:46:09
COMMENTI (2)
@Norelesi Molte grazie!
Belle atmosfere, bravi.