L'esordio di Edoquarto, con l'amico Josh Forehead, è un delicato collage di tracce, a spasso tra trap e hip-hop.
La Brianza suona trap. La Brianza suona trap d'oltreoceano.
Edoquarto, all'anagrafe Edoardo Bosi, è un producer brianzolo, cresciuto tra l'Uganda e la Germania; assimilatore di influenze, di suoni, di sample, ha dato vita al suo primo EP insieme all'amico Josh Forehead, rapper nigeriano con diversi lavori all'attivo, e soprattutto featuring con gente come Princess Nokia e Swoosh God.
XXCV Bootleg Tape è nato durante i mesi di quarantena. Edoardo ha preso tracce vocali di Josh e ha cominciato a ricamarci intorno le sue personalissime e variegate produzioni. Punte di industrial, momenti dissonanti, pianoforti jazz, la gamma sonora usata è di grande varietà. Le tracce, brevissime, scorrono dinamiche lasciandosi alle spalle una certa voglia. Talvolta sono assaggi, frammenti di qualcosa di più grande che potrebbe arrivare, e che probabilmente arriverà. La sensazione è che non tutto sia stato detto e questa punta di mistero rende il progetto ancora più intrigante.
Josh Forehead si muove – con o senza autotune – in assoluta scioltezza sulle produzioni dell'amico, e siamo subito catapultati dall'altra parte dell'Atlantico. Assaggi di trap asciutta, nelle corde di un Travis Scott qualunque, alternati con momenti ancora più scarni e hip-hop. Alla fine rimane nell'aria una piacevole e insolita aura di complessità, dischiusasi da otto piccole perle, al collo di una principessa ugandese.
Si è aperto un portale che collega Carnate Usmate e Abuja. A metà strada, Edoquarto e Josh Forehead, hanno scavato un tunnel per Atlanta.
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La recensione XXCV Bootleg Tape di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-08-21 00:00:00
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