L'esordio dei siciliani Once We Had fra psichedelia, stoner e alternative
I siciliani Once We Had sono proprio un gruppo dei loro tempi, e non perché suonino musica particolarmente attuale, anzi; però, nel loro approccio all’hard/alternative rock psichedelico finisce un po’ tutto un certo filone di stili eterogenei e dalle vicende diversissime, lungo i quali passa però un filo conduttore fatto di temi, suoni, suggestioni: un approccio post-moderno che non sarebbe possibile se non ora, ad un certo grado di distanza e dopo oltre 5 decenni di rock.. Nelle dieci tracce di ‘Entropia’ si agitano in maniera disordinata (coerentemente con il titolo) l’hard rock e il primo metal anni ‘70, il grunge e lo stoner anni ‘90, un tocco di scuola italiana tra progressive, alternative rock e un pizzico di new wave: psichedelia liquida si alterna a muri di chitarre supersature, lirismo melodico (BB), divagazioni strumentali (Catena, con inaspettata svolta post-rock quasi emo), aperture soddisfacenti di muri di distorsione. Allo stesso tempo, è nei punti forti che si annidano anche alcune difficoltà: i cambi nettissimi tra i puliti e le schitarrate più grezze, che ogni tanto paiono incollati alla bell’e meglio, le scelte coraggiose di un’interpretazione vocale a volte troppo sopra le righe, le lunghe parti strumentali che chiedono un tributo d’attenzione importante, anche per via di una produzione non sempre a fuoco. Ecco, forse con un minutaggio meno impegnativo (siamo oltre l’ora) e un lavoro più insistente su alcuni punti, ‘Entropia’ risulterebbe un album molto più a fuoco e facilmente godibile.
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La recensione ENTROPIA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-09-27 15:26:08
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