Energia ska/punk che collega l'Italia con l'Irlanda: buona prova in studio per The Rude Dudez.
Arriva dalla verdeggiante Irlanda una proposta musicale che mira a realizzare un ponte, almeno artistico, fra Bray, nella contea di Wicklow, e l'Italia. The Rude Dudez è un progetto nato tra musicisti che dopo una fase di ricerca molto delicata sono riusciti a completare la formazione in full band, dopo l'esordio intitolato "'Cause I'm rude" i tempi sono maturi per “An Act Of Protest”, composto e registrato in piena filosofia do it yourself durante la quarantena.
Dieci tracce dai contorni artistici sfumati, ma dalle radice ben piantate e riconoscibili: la matrice punk si fonde con le tendenze al reggae ed allo ska, attraverso il cantato in lingua inglese. Piacevole variazione sul tema la conclusione affidata a “Rise Up (Alza il volume e vai!)”, unico episodio in lingua nostrana che si rivela ottima alternativa al più canonico stile espresso nelle tracce precedenti, pregevoli per uno sviluppo musicale che riesce ad unire l'urgenza comunicativa del punk con uno stile espressivo più completo ed al tempo stesso complesso, dimostrando l'attenzione ai dettagli del gruppo italo/irlandese.
Si può continuare a suonare ska/punk all'alba del nuovo decennio? The Rude Dudez sono la risposta più concreta che ci si potesse aspettare: sound tirato a lucido ma al tempo stesso rispettoso della tradizione del genere; energia pura e contenuti da esprimere, non si può chiedere di meglio da una prova sicuramente difficile da approcciare com'è il secondo disco.
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La recensione An Act Of Protest di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-12 10:50:30
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