Con Floridi l'it-pop non è morto ma vivacchia con stile
"Bosco" la settima traccia di questo "È solo un momento no" può essere intesa, senza rischio di cadere in errore, come vera e propria cartina di tornasole dell'intero album. Esattamente infatti come il disco di Luca Floridi, "Bosco" si inserisce nel filone dell'it-pop più classicamente inteso (pensate un po', siamo arrivati a ritenerlo addirittura come qualcosa di classico, stranezze della vita) con la consueta mescolanza di suoni digitali e analogici, umorismo e piccole storie di (dis)amore.
Il risultato finale, spalmato su otto canzoni totali, è buono in generale, anche grazie al livello di scrittura di Floridi che è sempre abbastanza ispirato. Non nuovi i temi né gli arrangiamenti certo ma il modo di porsi ha un che di personale. La sua penna è proprio quella di un cantautore ci spingiamo a sostenere.
Sicuramente qui non si sta innovando e anzi, come abbiamo ribadito prima, la via del pop scelta da Floridi è una via abbastanza tradizionale e, a più riprese, questo disco suona davvero come un lavoro del 2015, massimo 2016. Tuttavia, sostenendo che l'assioma "il nuovo è sempre meglio del vecchio" questa specie di usato sicuro del pop ci ha convinto alla fine dei conti, non entusiasmato ma convinto anche grazie a tracce come "Maestro Zen" davvero molto godibili.
Insomma: l'it-pop non è morto ma vivacchia e lotta con stile assieme a noi.
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La recensione È solo un momento no di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-09-16 08:09:41
COMMENTI (1)
troppo uguale ad altri