Gli orizzonti che si scorgono dalle coste del Salento diventano molto più vasti se, invece che spingere inutilmente lo sguardo oltre la linea del mare, si ascoltano i Leitmotiv. I Sud Sound System sono arrivati in Giamaica, adesso preparatevi ad un tour più lungo e variegato che vi porterà da Seattle a Boston e poi in Europa, a Parigi, Milano, Torino (promessa del gruppo).
“Safarà” miscela un nostalgico blues-rock targato Usa a sfumature grunge e psichedeliche, senza dimenticare il cantautorato impegnato e teatrale. Il mood della varietà che era già emersa in "Orsetto", qui trova una ulteriore conferma. Ad atterrare per prima dall’elicottero in viaggio dei Leitmotiv è “Arabian love”, ironica denuncia delle contraddizioni di una società mediatica, accompagnata da una chitarra orientaleggiante che spunta fra un andamento led zeppeliano e riff tipici di ambienti new wave. L’atmosfera di un localino retrò di Boston si coglie in “24h”, il sapore è blues ma non è tanto il tazzone di caffè americano a lasciare insoddisfatti, quanto l’italianità di certe aperture un pò banalmente Litfiba. Finita la pausa si vola verso Seattle e la west coast con “Puerto nuevo” (in inglese) e “Nuhar”: fra le macerie del grunge si raccolgono due souvenir in memoria di Stone Temple Pilots e Pearl Jam. Un saluto all’America con “In the name of the father” attraversando i quartieri underground: suoni sporchi, riff graffianti e ripetitivi, meno logica e più distorsione, l’amarezza della periferia. Il ritorno in Europa è accompagnato dal violino di “Chanson pur elle”, il titolo trae in inganno perché il testo è in italiano, la nostalgia Usa si fa sentire nella chitarra stanca, il brano resta debole, essenziale. Meglio riprendere allora la via di casa, e ne “I funerali del pollo” ci sono tutte le tinte folkloristiche del cantautorato italiano, da Capossela alla Banda Bardò passando per Elio e le storie tese, e il testo da commedia dell’arte con tanto di buffi personaggi che partecipano ad una recita pungente e politicizzata. Prima di atterrare definitivamente i Leitmotiv regalano un momento di riflessione ad alta voce con “Balocchi”, poi vanno via.
Musicalmente "Safarà" è un album ricco, ma il mio ascolto è disturbato da uno stile di canto che imita (?) o sfortunatamente mi ricorda Piero Pelù e questo influisce un pò sul personale giudizio di un disco che, meno male, ai Litfiba non deve molto. Da ascoltare.
---
La recensione Safarà di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-05-14 00:00:00
COMMENTI (5)
sto giusto ascoltando le tracce del promo digitale e devo ammettere che le canzoni hanno il loro perché.
i richiami a Pelù non mi sembrano così evidenti, ma un po' ci sono. cmq avete una cifra stilistica vostra abbatsanza marcata direi... bravi! :)
Nothing seems to happen.
Is there anybody out there?
La metà delle recensioni fatte su Safarà ha trovato nella nostra musica tracce dei Litfiba - una cosa che, sinceramente, ci ha fortemente colpito: nessuno di noi li ha mai ascoltati veramente... credevamo di avere ben altre e ben diverse influenze.
In secondo luogo, anche a noi, sulle prime, questo nome ci è sembrato in qualche modo negativo - proprio perché non associamo a questo gruppo una particolare sincerità musicale e rappresentava una maniera di fare musica, che, perdonatemi il gioco di parole, non ci rappresentava. Poi, ce ne siamo fatti una ragione.
Prima spiegazione: essendo stati profondi ascoltatori della musica anni '70, ed alla ricerca di un sound diverso dall'onda anglofona, probabilmente siamo caduti in soluzioni "simili" a quella dei Litfiba.
Seconda spiegazione: il cantato di oggi in genere è molto low-profile, adatto alle sonorità indie. Forse, un tentativo di diversità, cantando in lingua italiana, si associa per l'ascoltatore mentalmente ad un primo Pelù (concedeteci almeno di non avere il sound del successivo, pura parodia di sé stesso). Eppure, non ci dispiacerebbe scorgere una influenza alla follia vocale di John De Leo, per esempio, nei Funerali del Pollo, così come quella di altri... Pelù non è stato l'unico a giocare con la voce, soprattutto per creare registri diversi - utile soprattutto in ambito scenico-cabarettistico.
Ultima osservazione. Mariella assume giustamente il suo problema con la voce al "personale giudizio", e nonostante ciò consiglia in chiusura: "Da ascoltare".
Credo che forse, un lettore medio (sempre se questa figura esiste) dès qu'il arrive à lire Litfiba, si allontana non interessato. Almeno questo posso pensare, avendo così poche tracce (un solo reindirizzamento) sul contatore del nostro sito di persone venute da rockit.
Spero di avervi convinto di dare comunque un'ascoltata al nostro EP, e magari a farci sapere che ne pensate voi. :)
perchè 1 accostamento ai litfiba deve essere una cosa negativa sempre e comunque x voi?
L'album è disponibile sul nostro sito:
leitmotivonline.net/safara.php,
interamente scaricabile (Torrent) su:
jamendo.com/en/artist/leitm…
o cercatelo sulla Mula!
indipendent art for indipendents.