Lo ascoltavo e lo riascoltavo, questo “Noel Galaxy Hotel” di D.Bos, alter ego di Adriano Bossola, side solo project dei biellesi Dottor Divago, e non riuscivo a venirne a capo. Il disco possiede infatti grazia e piacevolezza, onirica colonna sonora di un immaginario film e gradevole sottofondo alle opere e ai giorni. Ma c’era qualcosa che non tornava, un che di non convincente. E non capivo cosa, dato che il disco è davvero gradevole. Alla fine, sto benedetto criptico sfuggente mi si è parato dinanzi in tutta la sua bella evidenza: è che sti santi otto pezzi, belli, caldi, soffici ed avvolgenti, danzanti su tappeti lussureggianti di bassi morbidi, striati di comete sonore nel blu cielo della notte, paiono delle outtakes di “Vanishing point”, disco meraviglioso dei messeri Primal Scream, fiorito laggiù, tra le tenebre del 1997. Caspita! Se fossi Bossola gongolerei gioviale, e coccolerei beato le mie creature, veramente e incredibilmente all’altezza di comparire in quel capolavoro minore di otto anni fa. Ma se fossi Renzo, come sono e fui, le ascolterei sì, ste canzoni morbide e leggiadre: ma dato che si tratta di roba già fatta ed archiviata negli archivi dell’Evoluzione dell’Electro, non potrei davvero indirizzar loro ovazioni di stupefatta sorpresa.
Vecchio vizio italiano, arrivare in ritardo di circa dieci anni, laddove gli albionici dandies han già piantato le loro bandiere e consumato le loro estasi d’amore. Ma arrivare al livello di produrre delle possibili outtakes non è da tutti: segno che il talento c’è. Solo che invece di inseguire strade già percorse, magari anche inconsapevolmente, dato che Bossola cita influenze che non c’entrano un piffero, bisognerebbe aprirne di nuove, gettarsi nell’inesplorato, affrontare i leoni.
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La recensione Noel Galaxy Hotel di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-11-24 00:00:00
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